Visits: 278
La commissione tecnica CIG – Comitato Italiano Gas – ha pubblicato la norma nazionale UNI 8723:2017 in relazione agli impianti a gas per l’ospitalità professionale di comunità e similari.
La nuova norma ritira e sostituisce la norma UNI 8723 del 2010.
La norma UNI 8723:2017 “Impianti a gas per l’ospitalità professionale di comunità e similare – Progettazione, installazione e messa in servizio” definisce i criteri per la progettazione, l’installazione e la messa in servizio degli impianti realizzati per l’ospitalità professionale di comunità e similare, che utilizzano gas combustibili appartenenti alla 1°, 2° e 3° famiglia come definite nella UNI EN 437 e sono alimentati da rete di distribuzione di cui alla UNI 9165 e UNI 10682.
Data entrata in vigore : 09 marzo 2017
LE NOVITA’
Più che novità tecniche la nuova norma è stata aggiornate alle recenti norme UNI 7129:2015, UNI 7128:2015, UNI 7131:2014 e la UNI 11528 riportando rispetto a quella del 2010 un capitolo in più, il n. 8, che tratta in 4 pagine la “Messa in servizio degli impianti degli apparecchi“.
Andiamo a trattare ora le singole novità punto per punto (per quanto non riportato fa fede la vecchia UNI 8723:2010 >> https://incoedile.altervista.org/blog/wp-content/uploads/2015/08/UNI-8723.00-2010_2010_EIT.pdf):
1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE | La presente norma non tratta gli impianti di climatizzazione estiva e invernale e la produzione di acqua calda sanitaria e tutti quelli trattati dalla UNI 7129 e dalla UNI 11528. |
2 RIFERIMENTI NORMATIVI | UNI 7128, UNI 7129-1, UNI 7129-2, UNI 7129-3, UNI 7131, UNI 7140, UNI 9165, UNI 10582, UNI 10682, UNI 11137, UNI 11344, UNI 11353, UNI 11528, UNI EN 1057, UNI EN 1555-2, UNI EN 10255, UNI EN 10305-3, UNI EN 10312, UNI EN 13384 (serie), UNI EN 14800, UNI EN 15266. |
3 TERMINI E DEFINIZIONI | Termini e definizioni secondo la nuova UNI 7128 |
3.1.1 Definizione di: | Ospitalità professionale, di comunità e ambiti similari; Calata; Canali di aerazione per vapori; Canali di ventilazione; Sistemi di aspirazione che vengono divisi in: – aspirazione a tiraggio naturale; – aspirazione dotati di elettroventilatore. Vapori |
4 IMPIANTO INTERNO
4.1 Punto di inizio e presa di pressione |
Le nuove figure riportano, separate da una linea tratteggiata, la parte di impianto interno da quella di competenza dell’impresa distributrice. |
4.2 Dimensionamento dell’impianto interno | Il dimensionamento dell’impianto interno va eseguito secondo la UNI 7129-1. Per impianti di portata termica >/= 35 kW può essere, in alternativa, applicata la UNI 11528. |
4.3 Materiali
4.3.2 Tubazioni |
Le tubazioni che costituiscono la parte fissa dell’impianto possono essere di:
|
4.4 Posa in opera impianto interno
4.4.1 Criteri generali |
La posa dell’impianto interno deve essere effettuata in conformità alle norme di installazione quali la UNI 7129-1, UNI 7131 e UNI 11528. |
4.5 Collaudo e prova di tenuta dell’impoianto interno
4.5.1 Collaudo dell’impianto interno di nuova realizzazione 4.5.1.1 Generalità |
La procedura di collaudo è quella riportata nella UNI 7129-1; per impianti di portata termica >/= 35 kW deve essere applicata la procedura descritta dalla UNI 11528. |
4.5.1.2 Verifica ad alta pressione | Nel caso di impiego di tubazione in multistrato e di raccordi a pressare, prima della verifica di tenuta è necessario effettuare una verifica ad alta pressione con valori definiti dal fabbricante del sistema ed indicati nel libretto di istruzione e avvertenze. Se il fabbricante dichiara che la prova non è necessaria, lo stesso deve indicare l’utilizzo di accorgimenti tecnici durante la normale prova di tenuta in grado di individuare eventuali raccordi non pressati. In assenza di tali indicazioni, la prova va sempre eseguita ad una pressione minima di 5 bar. Sugli impianti dotati di sistemi di giunzione a pressare di tubi metallici, per la prova di tenuta è necessario attenersi alla UNI 7129-1; per impianti di portata termica >/= 35 kW deve essere applicata la procedura descritta dalla UNI 11528. |
4.5.2 Prova di tenuta nei casi di rifacimenti parziali o di interventi di manutenzione straordinaria | Per gli impianti di portata termica < 35 kW si applica integralmente la UNI 11137, mentre per gli impianti di portata termica >/= 35 kw si possono applicare i criteri di prova previsti dalla stessa UNI 11137. |
5 INSTALLAZIONE APPARECCHI UTILIZZATORI
5.1 Prescrizioni generali 5.2 Tipologia di installazione 5.2.1 Installazione di apparecchi all’esterno 5.2.2 Installazione di apparecchi non destinati alla preparazione dei cibi |
Gli apparecchi utilizzatori possono essere installati in locali appositamente dedicati o in locali separati funzionalmente dalla zona riservata agli utenti, in conformità alla UNI 7129-2 per gli impianti di portata termica < 35 kW e in conformità alla UNI 11528 per impianti di portata termica >/= 35 kW. |
5.4 Collegamento delle apparecchiature alla tubazione fissa dell’impianto | Gli apparecchi fissi e quelli ad incasso possono essere colllegati con:
Nel caso di utilizzo di tubi flessibili, la lunghezza massima è pari a 2.000 mm. |
6 VENTILAZIONE E AERAZIONE DEI LOCALI DI INSTALLAZIONE
6.3.1 Sistemi di aerazione forzata |
La portata oraria del sistema deve essere almeno pari a 2 mc/h per ogni kW riferito alla portata termica nominale complessiva degli apparecchi utilizzatori presenti nel locale di installazione, ferma restando la possibilità di dimensionare il ricambio d’aria del locale di installazione per altri fini non esclusivamente legati alla sicurezza degli impianti alimentati con combustibile gassoso. |
6.4.2 Ventilazione forzata | La ventilazione forzata può essere ottenuta tramite sistemi con elettroventilatore di portata effettiva maggiore o uguale a 2 mc/h per kW di apparecchiature nel locale. Il sistema di ventilazione deve assicurare una velocità dell’aria nelle vicinanze deggli apparecchi tale da non disturbare gli operatori e:
|
7 EVACUAZIONE DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE E DEI VAPORI
7.1 Requisiti generali |
I componenti per l’evacuazione dei vapori devono rispettare i requisiti previsti dalla UNI 7129-3 e dalla UNI 11528. |
7.4 Caratteristiche dei camini/condotti intubati | I camini/condotti intubati, nel caso di funzionamento ad umido, devono essere dotati di dispositivi per il drenaggio delle condense che ne garantisce la tenuta (es. sifone collegato allo scarico fognario). Lo smaltimento della condensa, dell’acqua piovana, deve essere trattata secondo la legislazione vigente.
I camini/condotti intubati con pressione positiva devono avere una sezione libera di ventilazione in accordo ai contenuti della UNI 7129-3 (apparecchi con portata termica < 35 kW) e UNI 11528 (apparecchi con portata termica >/= 35 kW). |
8 MESSA IN SERVIZIO DEGLI IMPIANTI E DEGLI APPARECCHI
8.1 Messa in servizio di un impianto di nuova realizzazione 8.1.1 Disposizioni generali 8.1.2 Verifiche di compatibilità 8.1.3 Messa in servizio |
Prima di qualsiasi operazione di messa in funzione occorre aver certi i seguenti dati:
Noti i dati precedenti si procede alla verifica della compatibilità tra apparecchi e impianti. Precisamente deve essere verificato che:
Fatte le precedenti verifiche si passa alla messa in servizio che deve essere eseguita in presenza di fornitura di gas e con almeno un apparecchio collegato. Vengono di seguito elencate le operazioni da fare:
Anche se solo uno di tali controlli dovesse risultare negativo, l’impianto non deve essere messo in funzione. Se tra la posa di un apparecchio e la sua messa in servizio trascorrono più di 12 mesi occorre, prima della messa in servizio:
|
8.2 Rimessa in servizio di un impianto modificato | In base al tipo di intervento vengono riportate le verifiche da effettuare (in sigla I = verificà idoneità; F = verifica funzionalità; V = controllo visivo; D = controllo dimensionale; T = verifica tenuta): 1) Modifica a seguito di sostituzione apparecchio/i:
2) Modifica geometria impianto:
3) Modifica con installazione di apparecchio:
4) Modifiche per effetto di manutenzione straordinaria dell’impianto interno:
5) Modifiche per effetto di manutenzione straordinaria sistema smaltimento prodotti della combustione:
6) Modifiche per cambio tipo di combustibile:
A verifiche soddisfatte si può mettere in servizio l’impianto seguendo le procedure del punto 8.1 |
8.3 Rimessa in servizio di un impianto riattivato | La riattivazione di un impianto si può verificare in seguito a:
Le relative procedure da seguire sono:
|
Di seguito si riportano, per completezza, i collegamenti alle norme inserite nel presente articolo e presenti nel blog:
UNI 7129-1 >> https://incoedile.altervista.org/blog/uni-cig-71292015-guida-illustrata/
UNI 11528 >> https://incoedile.altervista.org/blog/uni-11528-impianti-gas-portata-termica-maggiore-35-kw/
UNI 11137 >> https://incoedile.altervista.org/blog/verifica-ripristino-tenuta-impianto/
Per un ulteriore confronto con la vecchia norma si riporta una utile guida alle variazioni apportate dalla nuova norma >> UNI_8723_2017